Il poeta e la fantasia di Freud
"Cercate di serbarvi sempre un lembo di cielo sulla vostra vita, bambino-sogiungeva rivolgendosi a me. Avate una bella anima, d' una qualità preziosa, una natura d' artista, fate che non manchi di ciò che le è necessario." Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto Freud analizza il gioco del bambino prima e le fantasie dell' adulto, che ne prendono il posto in seguito, affermando che in entrambi i casi si vuole modificare una realtà che non piace. Inoltre Freud scrive che "... sia la composizione creativa che il sogno ad occhi aperti sono una continuazione ed un surrogato dell' antico gioco infantile". Tutto vero. Come può fuggire agli intrighi, alle brutture, alla violenza, all' ignoranza, alla meschinità, allo squallore del mondo reale un animo sensibile? Semplice ricreandone uno irreale, ma che al lettore appaia verosimile. Non che in letteratura tutto sia idilliaco, anzi. Pensiamo a scrittori quali Shakespeare, Kafka, Dostoevskij, le cui opere sono piene di violenza, angoscia, dolore. Comunque tutto ciò rimane su un piano parallelo e dove appunto si "gioca" inventando. Alle volte sento dire che gli scrittori non sanno vivere. Forse non sono interessati a immergersi nella vita reale, ma Dio mio, chi meglio di loro sa cogliere tutte le sfumature dell' animo umano. Conosco uomini che ne capiscono molto meno pur essendo stimati professionisti! Fosre un animo sensibile ha bisogno di crearsi un universo in cui sentirsi meno solo e più compreso; questo credo che valga un po' per tutti gli artisti in genere. Lasciamoli giocare dunque e divertiamoci con loro nel fantastico mondo che ci offrono. |
0 Comments:
Post a Comment
<< Home